Pisa, la Regata di San Ranieri

La Barca Rossa di San Martino
Un evento che si rinnova da duecentonovanta anni. E' dal 1718 che il 17 giugno a Pisa, conosciuta in tutto il mondo per la Torre pendente e la Piazza dei Miracoli, si disputa la Regata nelle acque dell'Arno, in occasione della ricorrenza del patrono San Ranieri. Un evento che coniuga la genuina passione sportiva, propria della competizione agonistica, con l'antico e diffuso costume di disputare palî remieri. E che rievoca l'impresa di Lepanto, quando la flotta Stefaniana, abbordata l'ammiraglia Turca, si impadronì della fiamma da combattimento posta sul pennone dell'imbarcazione musulmana. Una tradizione che, stando alle cronache dell'epoca, risale almeno al tredicesimo secolo, per la precisione al 1292, quando si svolse un palio in occasione dell'Assunzione al cielo della Vergine.
Non dimentichiamo che Pisa è una delle quattro antiche repubbliche marinare, insieme ad Amalfi, Genova e Venezia.

Vediamo come si svolge la regata, che anche quest'anno 2008 richiamerà a Pisa turisti da ogni dove.
Al tramonto, dopo la sfilata del corteo storico che rievoca i fasti della Repubblica Marinara, prende il via la storica gara, che ogni anno rinnova l'atmosfera suggestiva di quei giorni lontani. A cominciare dalle imbarcazioni, a sedile fisso, con i loro otto vogatori ed un timoniere, che si ispirano alle tipiche fregate del mediceo Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano.

Dopo millecinquecento metri di voga controcorrente avviene l'abbordaggio d'un barcone ancorato sulla linea del traguardo, ed il montatore che affianca l'equipaggio deve arrampicarsi su di un pennone alto dieci metri, per afferrare il palio simbolo della vittoria. All'equipaggio ultimo classificato, tocca invece una coppia di paperi.
La caratteristica della regata pisana, oltre alla presenza del "montatore", è quella di mantenere inalterate le caratteristiche degli antichi palii, perché subito dopo la partenza ogni timoniere, compatibilmente con la possibilità di sopravanzare le altre imbarcazioni, può scegliere la traiettoria valutata più favorevole. E' per questo che si verifica una lotta accanita fin dalle prime remate, perché i timonieri cercano subito di sopravanzare le barche concorrenti per portarsi dalla parte sinistra del fiume, dove meno si fa sentire l'influenza della corrente, contraria al senso di marcia, e per percorrere il lato interno, più breve, dell'ampia curva del tratto cittadino dell'Arno.
La vittoria finale è affidata, dopo l'abbordaggio d'un barcone ancorato sulla linea di traguardo, all'abilità del montatore che affianca l'equipaggio. E' lui che si deve arrampicare su di uno dei quattro canapi che raggiungono la sommità di un pennone alto dieci metri, per afferrare il "paliotto" simbolo della vittoria. Il paliotto di colore azzurro assegna la vittoria, quello di colore bianco il secondo posto, quello di colore rosso il terzo. Una coppia di paperi, come già ricordato, è il poco ambito riconoscimento riservato all'equipaggio che si classifica al quarto ed ultimo posto.

Per approfondimenti sulla storia della Regata di San Ranieri, si rimanda a questa pagina.
Qui si può consultare l'Albo d'Oro a partire dal 1934.

Nella foto, la Barca Rossa di San Martino, vincitrice della Regata 2005

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