Venezia, la Festa della Sensa 2008

Il Bucintoro naviga verso san Nicolò di Lido, il giorno dell'Ascensione. Francesco Guardi, 1775-1780
Il giorno dell'Ascensione, che quest'anno cade l'1 maggio 2008, a Venezia si celebra la Festa della Sensa, dalle origini antiche nel tempo.
Era quasi la fine del primo millennio quando il Doge Pietro Orseolo II, fu supplicato dal popolo della Dalmazia e dell’Istria affinché intervenisse a loro difesa contro i pirati Neretani che aggredivano tutte le popolazioni costiere. E siccome i Neretani erano un problema anche per Venezia, il Doge ed il Senato accettarono di intervenire a patto che Istria e Dalmazia diventassero “protettorati” di Venezia. Nel giorno dell’Ascensione dell’anno 997 il Doge Pietro Orseolo II partì con i suoi soldati e grazie alla loro astuzia ed alla loro abilità sconfisse i pirati. Tornato in patria vincitore, il Doge fu festeggiato e onorato e si istituì nel giorno dell’Ascensione la cerimonia del matrimonio con il mare dove lo “sposo”, il Doge per l’appunto, giurava di difendere il mare (l’Adriatico) da intrusi stranieri come se fosse la più amata delle sue spose. Da allora, nel giorno dell’Ascensione, tutti i Dogi salirono sul Bucintoro (imbarcazione dogale da cerimonia) seguiti dai nobili e dal popolo nelle loro barche e al largo del Lido si unì in matrimonio con il mare gettando un simbolico anello e pronunciando la frase “Mare noi ti sposiamo in segno del nostro vero e perpetuo dominio”.
Venezia continua ad avere un rapporto privilegiato con il mare e sia pure senza gli sfarzi del passato, la Festa mantiene il suo forte significato simbolico del matrimonio mistico con il mare.
Il giorno dell'Ascensione, il sindaco, insieme alle autorità civili, religiose e militari, partendo da Piazza San Marco si reca in barca fino alla bocca di porto di S. Nicolò dove effettua il rituale lancio dell'anello.

Il percorso da San Marco al Lido viene effettuato a remi. Le autorità cittadine sono accompagnate da un folto corteo di imbarcazioni sportive, appartenenti alle principali società remiere veneziane, vere e proprie culle della tradizionale voga alla veneta.

È questo il momento in cui la tradizione si fonde con l'attualità, anche se la voga è, al giorno d'oggi, una pratica sportiva e da diporto.

Le imbarcazioni fanno ala ad un corteo storico con vogatori in costume che rievocano il passato spendore di Venezia.

Dopo il rito del lancio dell'anello e di una corona di alloro a ricordo dei caduti in mare, il corteo approda presso la Chiesa di San Nicolò del Lido, dove si svolge la solenne cerimonia religiosa. E infine, la giornata si chiude con la regata sulle gondole.

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